È stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori per la nuova pista ciclabile su via Prenestina, quasi sei chilometri da Porta Maggiore, a viale Palmiro Togliatti. Entro l’estate del 2019 è prevista l’apertura del cantiere.
Il progetto prevede una pista a unico senso di marcia, senza ricorso a spartitraffico o altri elementi fisici di separazione tra la corsia ciclabile e quella destinata ai veicoli a motore.
“Siamo impegnati per creare una rete capillare di ciclabili che consentirà di coprire gran parte del territorio cittadino. Una volta completata, la bike lane di via Prenestina si ricongiungerà con la ciclabile Tuscolana fino ad arrivare al Quadraro. Vogliamo assicurare ai cittadini un unico collegamento in bici dalla periferia fino al centro città”, dichiara la sindaca, Virginia Raggi.
Il tracciato attraversa zone ora adibite alla sosta dei veicoli e si prevede l’inserimento della ciclabile tra il marciapiede e i posti auto, che saranno quindi spostati verso il centro della carreggiata.
“Grazie alla riorganizzazione degli spazi sarà possibile regolarizzare il traffico e soprattutto limitare l’odioso fenomeno delle auto in doppia fila. Chi ama le due ruote e ha scelto la bici come mezzo di trasporto potrà usarla in tutta sicurezza anche percorrendo via Prenestina”, spiega l’assessora alla Città in movimento, Linda Meleo.
“Sarà una ciclabile sul modello europeo e metterà a sistema la ciclabilità della Palmiro Togliatti e della analoga corsia in costruzione sulla Tuscolana. Un’opera strategica dunque per la nostra amministrazione e per la nostra visione di città, perché riporterà ordine su una consolare molto congestionata come via Prenestina per una lunghezza importante: da Palmiro Togliatti fino a Porta Maggiore”, aggiunge il presidente della Commissione Mobilità, Enrico Stefàno.
Per garantire la sicurezza dei ciclisti saranno inseriti appositi dispositivi retroriflettenti (i cosiddetti “occhi di gatto”) e sarà installata una “striscia di margine” a effetto sonoro per segnalare immediatamente l’eventuale invasione della corsia ciclabile da parte degli autoveicoli.